Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge trae origine dalla necessità di assicurare un intervento più diretto dello Stato nella tutela dell'interesse pubblico in uno dei settori a più elevato livello di spesa.
      La recente vicenda che ha visto la proposta di fusione tra autostrade per l'Italia e l'omologa società spagnola Abertis ha evidenziato l'esistenza di una serie di incongruenze e inefficienze nel sistema della gestione del patrimonio autostradale dello Stato.
      Del pari difetta la concentrazione delle funzioni di pianificazione, monitoraggio, gestione e controllo in capo ad un unico soggetto (ANAS), benché il legislatore sia recentemente intervenuto, con il decreto-legge n. 203 del 2005, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248 del 2005, per attribuire al Ministero delle infrastrutture alcune limitate funzioni in materia di programmazione degli investimenti.
      L'attuale organizzazione comporta che l'ANAS si occupi della gestione della rete stradale, della costruzione di nuove autostrade, della vigilanza sull'esecuzione dei lavori di costruzione fino al controllo sulla gestione delle autostrade. Una situazione che determina un evidente conflitto di interessi che anche la Corte dei conti ha sottolineato nell'ultima relazione.
      La migliore cura dell'interesse pubblico suggerisce di separare la funzione di controllo da quella di gestione, al fine di eliminare ogni possibile equivoco tra soggetto controllore e soggetto controllato.
      La normativa proposta realizza dunque, nell'intento di razionalizzare le funzioni ministeriali in materia di controllo sulle concessionarie, una duplice finalità: da un lato, quella di trasferire le funzioni di gestione delle concessioni dall'ANAS al Ministero delle infrastrutture; dall'altro, quella di sottoporre a revisione tutti gli atti adottati in ordine alla titolarità e

 

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composizione del capitale sociale a decorrere dal 1o gennaio 2006.
      In ossequio al principio costituzionale del giusto indennizzo, ai sensi dell'articolo 42 della Costituzione, è prevista la determinazione di un quantum per l'eventuale revoca di atti già adottati a tale titolo, pur sospendendo, in considerazione del prevalente interesse pubblico, l'applicazione delle più favorevoli norme della legge n. 241 del 1990, come modificata, da ultimo, dalla legge n. 15 del 2005 e dal decreto-legge n. 35 del 2005, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 80 del 2005.
      È anche previsto il trasferimento degli uffici di ANAS Spa relativi al controllo della gestione delle concessionarie al Ministero delle infrastrutture.
 

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